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PUMS e rastrelliere: aggiornamenti, scadenze e anniversari

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A distanza di qualche tempo rimettiamo mano al blog per fare di nuovo il punto della situazione per quanto riguarda il PUMS.

Dallo scorso 14 luglio eravamo rimasti con un mese di tempo per presentare dei contributi, da cui sarebbero partiti tavoli specifici e consultazioni dirette. I contributi da parte nostra erano arrivati dopo pochi giorni, essendo sostanzialmente una rielaborazione di quanto già presentato più volte in varie sedi.

Convocazioni ai tavoli non ne sono arrivate. Forse sono stati ritenuti sufficienti ed acquisiti i contributi inviati. Forse non si è ritenuto necessario proseguire il confronto, o tenerci informati degli sviluppi. Forse stiamo per essere stupìti con effetti speciali.
In assenza di informazioni dettagliate e di segnali concreti, non sappiamo cosa aspettarci, né quando.

Intanto, dopo mesi di sostanziale silenzio sul tema, è di qualche giorno fa questo articolo sul Tirreno:

2016-11-15-pum-linee-guida

Presentato sulla pagina Facebook dell’assessorato con un “Piano urbano di mobilità pronto (e votato) entro l’anno”.
Introdotto con un poco confortante e piuttosto generico “più zone pedonali e piste ciclabili”, che già era l’intenzione di base dichiarata a inizio percorso, e che ci auguriamo sia una semplificazione giornalistica dettata dalla necessità di contenere un tema tanto ampio nello spazio necessariamente ristretto della pagina del giornale.

Entro l’anno quindi (ci auguriamo che si intenda entro dicembre 2016, non entro novembre 2017) dovremmo veder discutere e approvare le linee guida del PUMS, o il PUMS. Vedremo.

Sarebbe interessante – per dare una valutazione di insieme – poter entrare nel dettaglio senza fermarsi all’attuale vaghezza. Ma ci siamo ripromessi di pazientare.
I figli stanno imparando a andare, a camminare, a pedalare. Stiamo programmando il prossimo cicloviaggio. Nel frattempo che aspettiamo interventi concreti per una città ciclabile, proviamo a spostarci in bici nonostante tutto.

Approfittiamo però per agganciarci all’altro accenno sfuggente dell’articolo: quello dove si parla di “recupero di spazi per pedoni e biciclette”, per dare l’ennesimo suggerimento non richiesto:

Il 20 novembre del 2015, a margine di una discussione surreale circa un divieto di parcheggiare le bici in Vicolo Sant’Antonio in nome di un supposto “decoro”, l’Assessorato si era pubblicamente impegnato promettendo che “nuove rastrelliere per il posteggio biciclette saranno installate quanto prima di fronte alla ‘Saletta Rossa’ del Palazzo Municipale.”

La promessa ha compiuto un anno di vita, e la situazione dopo 365 giorni rimane questa:

img_20161122_140148

(a scanso di equivoci: la rastrelliera è rotta, oltre che poco funzionale)

Relativamente al supposto problema di decoro, caso ha voluto che nel giorno in cui siamo riusciti ad andare a fare una foto aggiornata l’ingresso al vicolo si presentasse così:

(giusto per dare dei parametri, dei livelli di decoro più o meno accettabili)

Speriamo comunque non serva il piano della mobilità urbana approvato per piantare a terra due tubi piegati a U, fatti magari recuperando qualche vecchio palo.

Il consiglio comunque è quello di iniziare a mantenere le promesse fatte, a rispettare le tempistiche date, a far coincidere i pensieri e le dichiarazioni con le azioni concrete, per quanto piccole, per quanto simboliche. Aiuterebbe a dare un’iniezione di fiducia. E probabilmente a tenere a bada almeno in parte le inevitabili polemiche e resistenze che deriveranno da un cambiamento come quello annunciato nelle intenzioni.

Salvo novità di rilievo, ci aggiorniamo di nuovo il 2 di gennaio.

Si spera con buone nuove.

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