siamo un gruppo locale di appassionati delle due ruote, che si è preso un po’ di spazio che gli serviva e ha dato vita a un blog
un blog di archivio e raccolta di quanto accade in città attorno ai temi della sicurezza, della mobilità urbana, e della ciclabilità.
prendendo a prestito la descrizione del gruppo facebook #Salvaiciclisti Piombino, un blog
dedicato a tutti quei piombinesi che con la bici:
ci vanno a lavoro
ci fanno le ferie
ci vanno a scuola
ci portano i bimbi a giro
ci vanno al mare
ci si trovano a bersi l’aperitivi (e tornano a casa senza picchiare nei pali)
a quelli che sono stati costretti a andarci perché gli hanno levato la patente, e poi ci hanno preso gusto
e soprattutto a tutti quelli che vorrebbero provarci e non sela sentono, per ricordargli che *SI PUO’ FARE*
a tutti quelli che comunque con la bici non fanno solo attività sportiva, ma la usano per andarci in giro. perché è divertente, perché fa bene alla salute ma soprattutto fa bene allo spirito, perché la benzina ormai costa uno sbotto di soldi e non ne vale la pena, perché il più delle volte ci si mette meno tempo, e magari cisi può provare anche a inquinare un po’ meno, anche se da noi è un po’ una lotta contro i mulini a vento
qui si raccolgono le proposte e le segnalazioni, si tiene traccia di quanto accade in zona in merito alle due ruote e alla ciclabilità urbana, si approfitta per dire la nostra senza troppi peli sull lingua, e si condivide uno spazio per raccontare storie
16 ottobre 2016 alle 17:12
Ciao scusate la domanda ma non sono di Piombino
vorrei andare a piedi o in bici (meglio se fosse possibile) da Baratti a Piombino, poi Follonica e avanti. Ho comprato una carta Kompass della vostra zona (foglio 2469 molto recente) ma per me ha degli errori. Questa carta segnala un percorso ciclabile lungo la costa che da Piombino segue la costa e arriva al Parco della Sterpaia dove ci sarebbe un ponte, transitabile anche con le bici, sulla foce del Fiume Cornia. A quanto mi risulta guardando su Internet lungo la costa prima del Parco ci sono degli stabilimenti (non so se centrali elettriche o altro) mentre il ponte alla Torre del Sale dalle ortofoto non si vede. Grazie se potete aggiornarmi sulla reale situazione. Grazie e saluti Luca
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16 ottobre 2016 alle 19:13
Ciao Luca. Personalmente non conosco la carta. Da baratti per arrivare lungo costa fino a Piombino devi passare dalla via dei cavalleggeri, partendo dal reciso (sulla salita per populonia). Altrimenti i percorsi vanno sull’interno, sterrati in entrambi i casi ma con difficoltà e pendenze diverse. Il ponticello a Tor del sale sul fosso non c’è più, così come non c’è più il ponte di ferro sul Cornia. Il fiume si attraversa o sulla geodetica o sull’aurelia. La zona degli stabilimenti (acciaierie e centrale elettrica) lungo costa partendo dalla città non è attraversabile. Percorsi alternativi non lungo costa si trovano, ma dipende dalle esigenze (sterrato o no, a piedi o in bici, cambia molto).
Per uscire da Piombino la strada è una e unica, non semplice ma fattibile, coi dovuti accorgimenti, se non hai bimbi e se hai un po’ di pelo sullo stomaco col traffico.
Disponibile a approfondire anche via mail o su facebook, se qui risulta troppo macchinoso. Ma senza aver chiare le esigenze specifiche è difficile dare una risposta precisa. Di sicuro tutto il promontorio da baratti alla sterpaia lungo costa non è fattibile, almeno per quanto riguarda l’area fabbrica.
Marco
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17 ottobre 2016 alle 9:42
Ciao Marco
grazie mille per i chiarimenti.
Di professione faccio il cartografo e sono passato spesso da Piombino, ma sempre per andare all’Elba dove recentemente abbiamo pubblicato una carta escursionistica.
Casualmente sono entrato a Piombino circa due settimane fa e l’ho trovata molto interessante, sicuramente da visitare, e poi la signoria di Piombino degli Appiani mi ha incuriosito.
Anche quando vado in ferie faccio trekking, non fa differenza se a piedi o in bici, difatti ho già percorso qualche ciclovia all’estero, ma mai in Italia dove il traffico stradale e l’assenza di appositi percorsi non mi da sicurezza.
Diciamo che se le caratteristiche del percorso sono più blande con tratti su piste e stradelli vado in bici, se c’è più sentiero vado a piedi.
Da circa un anno sto studiando la Via Clodia, per capire all’incirca dove passava e cosa ancora si può vedere e mi sono fatto un’idea del percorso da fare da Roselle di Grosseto (dove s’innestava nella Via Aurelia) a Roma.
Mi sarebbe piaciuto però partire da Populonia perché sembra che la vecchia via Aurelia passasse da Populonia, Vetulonia e Grosseto e appunto, da qui, imboccare la Via Clodia.
Facendolo per hobby posso fare deviazioni in posti che ritengo opportuno visitare anche se non menzionati dalla Tavola Peutingeriana dove erano riportate tutte le strade militari dell’Impero e mi sarebbe piaciuto fare (se a piedi), le tappe Populonia – Piombino e dormire qui, poi Piombino – Follonica, Follonica – Vetulonia e Vetulonia – Grosseto.
Il problema dovrebbe essere il tratto da Piombino a Torre del Sale, ma senza ponti non mi sembra ci siano tante alternative. Non esiste quindi un sentiero o una stradina alternativa da fare a piedi in questo tratto in modo da limitare al minimo l’asfalto e percorrere la geodetica solo in prossimità del ponte sul Cornia che voi del posto già conoscete?
Ho studiato attentamente le ortofoto della zona e sembra che qualcosa ci sia, ma non so se poi se questi percorsi si trovano all’interno di recinzioni o aree private, il problema delle foto aeree è proprio questo.
Grazie delle informazioni e se viene fatto qualcosa di ciclabile nelle vostre zone tenetemi informato!
Saluti Luca
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18 ottobre 2016 alle 10:06
Per i riferimenti storici alzo le mani. Non conosco la storia delle strade e dei percorsi, e non vorrei dirti una cosa per un’altra.
Il percorso da Populonia alla città esiste (ne esistono diversi), è ben percorribile come sterrato sia sul crinale (pendenze più impegnative ma percorso molto largo dal Reciso ai Diaccioni) che lungo costa (lungo la via dei cavalleggeri: percorribile in MTB abbastanza bene ma con punti un po’ più stretti)
Il secondo io lo preferirei sia per le pendenze che per la bellezza: si affaccia in più punti sul mare, volendo permette l’accesso a alcune spiaggette degne di nota (Foso alle Canne su tutte), e porta a Calamoresca: una piccola spiaggia cittadina che vale la visita, e da cui comunque il centro si raggiunge bene.
Volendo ce n’è anche un terzo che parte da Baratti, attraversa sterrati in zone parzialmente antropizzate (Fabbricciane, Fiorentina, Asca) ed è noto ai bikers locali come “il pensionato” per le pendenze più lievi. L’ultimo tratto costringe però a una salita impervia o a rientrare sulla strada asfaltata.
Confermo che il problema di fondo, una volta entrati in Piombino, è passare l’area portuale, retroportuale e industriale, fino a subito dopo il Cornia.
Al momento si è costretti a uscire dalla città attraverso l’unica strada di accesso, deviando al Cotone/Poggetto per evitare un po’ di traffico, rientrare sulla strada al Gagno e poi deviare di nuovo alla rotonda che porta alla Marina delle Terre Rosse per evitare il più possibile la strada principale. Sempre strada è, ma meno transitata. Dalla marina delle terre rosse è possibile seguire la strada asfaltata fino al bivio di Colmata e all’incrocio con la SP Geodetica oppure lo sterrato lungo ferrovia che sbuca a Montegemoli, ma una volta arrivati sulla Geodetica, direttrice che collega Riotorto a Fiorentina, l’unico percorso è quello lungo strada, almeno fino al primo bivio per Perelli, dopo il ponte sul Cornia e quello sull’oasi WWF Orti-Bottagone. A piedi lo sconsiglierei.
Un tempo si poteva passare il Cornia proseguendo da Montegemoli e passando il fiume tra Campo all’Olmo e la Sdriscia, percorrendo strade di campagna, ma al momento a seguito della demolizione del Ponte di Ferro (che a parole promettono di ricostruire ma che al momento non c’è e non è neanche in previsione a breve) il passaggio è interdetto. Unici ponti sul Cornia sono sulla Geodetica e sull’Aurelia, nel comune di Campiglia Marittima. Quello del ponte di ferro è il percorso che abbiamo suggerito e spinto anche per il progetto della ciclovia tirrenica, ma a quanto mi risulta è stato ignorato, e anche quel progetto lì, se mai lo vedremo realizzato, pare che passerà dalla geodetica, il cui primo tratto passa accanto alla portineria fabbrica (traffico pesante), allo svincolo della 398, alla discarica. E solo dopo raggiunge la zona di pregio dell’oasi, e permette di arrivare vicino al mare nell’area della Sterpaia, che – se riesci a sfangare il tratto difficoltoso – è una splendida deviazione sia a piedi che in bici (erba alta permettendo), lungo l’argine del fosso allacciante Cervia.
Da lì arrivare a Follonica è una passeggiata.
Se hai bisogno di riferimenti, o vuoi provare a chiedere info ulteriori, puoi provare anche qui:
https://www.facebook.com/groups/piombinoinbici/
Eventualmente posso provare a impostarti dei riferimenti su una mappa in digitale sulla falsariga di queste:
http://umap.openstreetmap.fr/it/map/percorsi-ciclovia_46675#13/42.9806/10.6617
http://umap.openstreetmap.fr/it/map/salvaiciclisti-piombino_34050#14/42.9451/10.5774
(ma con meno dettagli, perché non è propriamente un lavoro semplice).
Nel caso perdona le imprecisioni, ché io più che un cartografo sono un vanghilografo prestato alle mappe 🙂
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20 ottobre 2016 alle 22:05
Ciao Marco, la tua risposta è stata più che esauriente
ti terrò informato con le mie impressioni quando effettuerò il percorso.
Ancora sinceramente grazie
Luca
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