Oggi è una giornata che segna due risultati positivi, e può essere considerata un buon inizio.
Il primo risultato è l’approvazione di una mozione proposta da Spirito Libero:
Da parte mia, per quanto continui a ritenere necessaria per la sicurezza una pianificazione che renda di fatto non più impellente una sensibilizzazione, non posso he sottolineare come l’aria da resa dei conti che si respira in strada sia palpabile, e di fatto un’attenzione maggiore da parte delle istituzioni non può che essere una finestra aperta in più a fare il ricambio necessario.
La sensibilizzazione di chi sta sulla strada è comunque al momento una parte (importante) del lavoro da fare, e la disponibilità a cercare una via, inclusa quella di farsi portavoce presso le istituzioni di proposte specifiche, è un segnale da tenere presente.
Ci auguriamo lo stesso spirito di collaborazione, coscienti che i segnali non bastano, quando sarà il momento di mettere mano agli interventi sul territori.
Il secondo risultato positivo invece è un pericolo scampato, che nasceva più o meno da qui:
Un articolo del Tirreno di oggi da cui partita (tra il preoccupato e il divertito) un po’ di baruffa online, una serie di supposti fraintendimenti, di battute sui parcheggi a lisca di pesce e sulle panda anfibie per andarci a totanare, e di varie richieste di chiarimenti da più fronti, nell’incredulità generale.
C’è stato anche un tentativo di chiarimento, con il Sindaco in prima persona che ha scritto:
Si tratta solo di qualche posto auto non nel piazzale ma nella parte antistante alla struttura [n.d.r. della Capitaneria di porto]. Un piccolo contributo teso a dare qualche opportunità in più di parcheggio, sopratutto nel periodo invernale. Il provvedimento sarà infatti assolutamente limitato temporalmente e ci servirà a capire alcune dinamiche per il piano della mobilità su cui l’Assessore Capuano sta lavorando. Quindi come si legge, revocabile se risulterà non opportuno.
Da parte mia, i dubbi li ho espressi così, tra un commento e l’altro:
Fermo restando che “dare qualche opportunità in più di parcheggio” e incentivare la mobilità sostenibile (TPL bici e camminare) fanno a cazzotti, e che sarebbe l’ora di capire su quale criterio basarsi per decidere le politiche di trasporto in città.
Uno, uno soltanto: la salute (come a Londra), o la sicurezza, per dire.
Uno. Punto.
Non (cito) “la salute, la sicurezza, il PIL, gli interessi dei bottegai, dei residenti, dei palazzinari, dei signori del cemento, delle lobby, dei sindacati, dei concessionari auto, dei dipendenti pubblici e giù giù fino all’ultimo scalzacani”. Non si può pretendere di avere più posti auto in centro e essere convinti che le persone non prenderanno l’auto perché persuasi della necessità di non usarla per glli spostamenti, per quanto ridicoli siano.
E inorridisco a leggere che il tutto nasce “a sostegno delle attività commerciali”
Ma siamo veramente sicuri che ai commercianti porti vantaggio un aumento dei parcheggi auto? Che il dettaglio al commercio prospera nelle aree pedonali e a bassa intensità di traffico è un dato acquisito un po’ in tutte le realtà europee, gli stessi outlet vengono sempre più spesso pensati come piccoli borghi pedonali (artificiali) per incentivare la fruibilità, checché ne possano pensare i commercianti.
Sarebbe bene, prima di sentire “il parere dei commercianti” e accontentare le richieste di chi a sensazione pensa di veder calare il commercio senza un incremento delle aree parcheggio, scegliere un criterio. E sentire il parere di chi si occupa di pianificazione della mobilità, vivibilità degli spazi e rimodellazione dei centri urbani.
Io almeno francamente lo preferirei all’idea di affidare la faccenda a chi di mestiere vende vestiti o scarpe. E non fraintendetemi: lungi da me escludere le realtà del commercio locale. Bisognerebbe coinvolgere loro per prime, ma convincendole a farsi prime promotrici del cambiamento.
E francamente, a ulteriore commento della vicenda, trovo del tutto ininfluente he siano 15 posti o 150. Nel piazzale o di fronte all’edificio della C.P.
In ZTL, in pieno centro urbano, per me c’è qualcosa che non torna nel ragionamento di fondo.
E quindi non si sposta di una virgola la questione.
Il risultato positivo di cui in oggetto, al di là delle supposte cattive interpetazioni e al netto dei commenti più o meno ironici, più o meno allarmati, più o meno strutturati alla vicenda, è stato il ritiro della mozione:
Fa piacere, nel quadro generale, aver riscontrato attenzione e sensibilità trasversali da parte di molti: probabilmente certi modi di vedere gli spazi della città si stanno lentamente facendo strada.Continuiamo a seguire, quanto più curiosi e attenti possibile, gli sviluppi di una città che cambia